Oggi parliamo di biorivitalizzazione, o biostimolazione, con la dottoressa Claudia Capogrossi, dermatologa e medico estetico di Roma che esercita presso il suo studio privato ai Castelli Romani e nella Repubblica di San Marino e a Roma.
Ad oggi ha maturato numerose competenze e una grande professionalità, oltre ad avere prestigiose collaborazioni con aziende all’estero.
Dottoressa Capogrossi, mi sa dire qual è la sua specializzazione nel campo della medicina estetica?
Da dermatologa e medico estetico metto in pratica tutti i trattamenti più richiesti. In particolare conosco bene il mondo dei laser, ma effettuo anche sedute di biorivitalizzazione, peeling e filler.
La biorivitalizzazione, o biostimolazione con acido ialuronico è un trattamento molto in voga. Può spiegare alle nostre utenti cos’è e a cosa serve?
La biorivitalizzazione con acido ialuronico rappresenta una metodica molto efficace in medicina estetica per contrastare il naturale e complesso processo di invecchiamento cutaneo.
La biorivitalizzazione, o biostimolazione, agisce sulle piccole rughe e nella prevenzione, ritardando la comparsa degli effetti morfostrutturali che si manifestano con l’avanzare dell’età.
Alcuni esempi?
- cedimento della pelle;
- rughe;
- disidratazione;
- perdita di tono e di elasticità dei tessuti;
- assenza di luminosità a livello di viso, decolleté e mani.
Queste modificazioni somatiche sono l’espressione macroscopica di quello che avviene nel derma per l’alterazione della produzione di collagene, fibre elastiche e acido ialuronico che, in condizioni normali, danno un sostegno meccanico alla cute trattenendo le molecole di acqua. L’acido ialuronico utilizzato nella biorivitalizzazione è efficace perché stimola l’attività riproduttiva delle cellule dermiche e velocizza il loro metabolismo, facendo apparire la pelle più compatta, luminosa, idratata e giovane.
Qual è la differenza tra biorivitalizzazione e filler con acido ialuronico?
La biorivitalizzazione non corregge la singola ruga, ma interviene su tutta l’area trattata (viso collo decolleté e mani) stimolando il turnover cellulare, contrastando i radicali, migliorando l’elasticità della pelle e riparando i danni del foto-invecchiamento. Per questo motivo la consiglio per la prevenzione o la correzione di piccole rughe. Il filler, invece, agisce sull’inestetismo colmando la perdita di volume del derma anche negli strati più profondi e attenuando la singola ruga.
Un’altra differenza è che l’acido ialuronico utilizzato nella biorivitalizzazione ha una consistenza fluida e viene riassorbito più velocemente, mentre quello impiegato nei filler è più denso e viene degradato lentamente per una durata maggiore.
Quante sedute sono necessarie per risultati visibili e con quale frequenza consiglia di sottoporsi ad un trattamento di biorivitalizzazione?
Per la biorivitalizzazione consiglio in media dalle 3 alle 5 sedute da effettuarsi ogni 15 giorni. Salvo casi particolari, si ripete questo ciclo ogni 6 mesi per mantenere la stimolazione cellulare. Dopodiché suggerisco sedute semestrali per mantenere costante il ricambio cellulare. Nei periodi di intervallo si possono mantenere i risultati ottenuti con peeling o trattamenti a base di Jalucomplex e Amino-jal. Dopo quanto tempo si vedono i risultati? Quando utilizzo Plenhyage, l’effetto è immediato!
A partire da quale età consiglia di sottoporsi ai trattamenti di biorivitalizzazione?
Per questo tipo di trattamento non esiste un’età particolare, ma lo consiglio a tutte le donne dopo i 30 anni come forma di prevenzione. Può essere una valida soluzione per le ragazze più giovani solo in caso di inestetismi difficili da correggere. In questo caso risulta fondamentale la figura del medico estetico, che deve orientare ogni paziente al trattamento più idoneo per armonizzare gli inestetismi cutanei e migliorare il proprio benessere psico-fisico, ma senza stravolgere i tratti e mantenendo sempre la propria soggettività.
È possibile effettuare la biorivitalizzazione senza l’ausilio di aghi?
In caso di pazienti agofobiche mi affido ad Amino-jal, applicandolo con un sistema di veicolazione transdermica in sostituzione dell’ago per ottenere risultati filler-simili. Si tratta di un macchinario che veicola il prodotto e permette alle macromolecole di acido ialuronico di Amino-jal di penetrare fino al derma.
Quali sono gli aspetti che apprezza dei prodotti Bioformula e quali utilizza di più?
I prodotti Bioformula mi piacciono per la loro efficacia di azione, per la rapidità dei risultati e per la possibilità di poter essere usati da soli o alternati tra loro per un’azione sinergica. Inoltre li trovo prodotti sicuri, facili da usare e con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
I prodotti che utilizzo di più sono:
- Plenhyage: le concentrazioni elevate di prodotto mi permettono di ottenere risultati molto evidenti nei casi di rigenerazione dei tratti del volto delle pelli mature e danneggiate e nelle cicatrici post-acne perché migliora l’elasticità della pelle. Per completare l’effetto sulle pelli meno giovani lo alterno spesso a Jalucomplex.
- Jalucomplex: essendo formato da acido ialuronico puro, è molto performante utilizzato anche da solo nei trattamenti di biorivitalizzazione.
- Amino-jal: quando lo applico tramite veicolazione rappresenta un’ottima soluzione per la prevenzione per le pelli più giovani e per mantenere i risultati in quelle più mature.
Se hai ulteriori dubbi sulla biorivitalizzazione o vuoi richiedere una consulenza alla dottoressa Capogrosso, contattaci per ricevere maggiori informazioni!
Fredrik Citernesi
CEO Bioformula